Si conclude il ciclo dei tornei Primavera con il CPS (circolo perugino degli scacchi) nella serata del 10 Aprile, dopo la prima del 27 marzo, con un bilancio positivo vista l’alta affluenza di agonisti che hanno voluto sperimentare l’ebrezza delle partite veloci da 15 minuti (con tre secondi di incremento). Sede di gioco centro culturale La Piramide in corso Diaz 90. Alla fine il sottoscritto partecipando al ciclo dei Giovedì sera in due serate nei sei turni complessivi non si faceva mancare nulla, sia come promotore sostenendo la causa di Emergency, sia come agonista perdendo la consueta partita come da contratto, sperimentando una patta logisticamente utile (dopo la surreale sequenza 1 a3 a6 2 e3 e5 3 d4 exd4) per rientrare in anticipo a Città di Castello causa lavoro e collezionando 4 vittorie utili per un quarto posto dignitoso per la classifica finale. Dominatori del tornei I giovani studenti universitari Dumbolov e Ferrari, sicuramente due potenziali talenti di cui sentiremo ancora parlare, con lo zampino di Girgenti a chiudere il podio dei primi tre classificati. La formula sembra accattivante, partite veloci dove si riscontra il giusto equilibrio tra strategia e tattica senza essere penalizzati troppo dallo scorrere del tempo che viene gestito abbastanza agevolmente senza la frenesia concitata caratterizzante delle partite lampo a 5 minuti. Di conseguenza utile palestra per sperimentare cose nuove, aperture e vedere che tipo di difficoltà incontra il nostro gioco in questa cadenza mettendosi direttamente alla prova. Il ciclo dei tornei Primavera era articolato in due tronconi, da una parte le due giornate serali dei giovedì 27 marzo e 10 aprile e gli altri due turni del torneo parallelo nei lunedì pomeriggio nelle giornate del 31 marzo e 7 aprile, entrambe le manifestazioni vinte da Dumbolov con con 5 su 6, al quale certamente va un tributo per la combattività e l’impegno dimostrato. Al di là della classifica visto i toni amichevoli della manifestazione i 4 incontri in cui tutti gli agonisti hanno combattuto per un premio valgono come proficuo allenamento per preparare il terreno alle manifestazioni ufficiali a cadenza lenta, per cui chi ha subito delle sconfitte come il sottoscritto affilerà le armi per migliorare le sue prestazioni nei prossimi appuntamenti che sono molto vicini, con un torneo a squadre imminente nei giorni 25-26-27 aprile, per esempio, tanto per tenere vivo il vecchio adagio che recita “il ferro si batte quando è caldo”, perché alla fine gli scacchi creano dipendenza! Affilare le armi significa in sostanza rivedere le proprie partite per capire quando siamo incappati in un risultato negativo gli errori commessi e tentare di focalizzare perché il fatto increscioso si è verificato. Per cui ecco lo scontro diretto che ha macchiato parzialmente la mia prestazione complessiva del quarto turno contro Ferrari dove ho perso quasi subito aderenza con l’asfalto optando per scelte molto discutibili giocando un impianto “PIRC in contromossa” con il bianco:

L’errore è un bene universale che non riguarda solo noi peccatori e quindi può capitare in un torneo di trarne beneficio quando l’avversario umano si perde in cupe visioni e inconsapevolmente si getta a capofitto in avventure deleterie:

Vista l’ottima partecipazione riscontrata l’idea potrebbe quella di ampliare a 4 appuntamenti l’anno questo tipo di eventi, seguendo il flusso delle quattro stagioni!