Prosegue il lavoro di riesumazione del materiale seminato nel 2024. Al torneo di San Leo giocato dal 14 al 16 giugno ho partorito l’errore più blasfemo dell’ anno contro il più quotato Gusain (proprio quando ero in dirittura di arrivo per pareggiarla al traguardo) e ho anche manifestato una perdita di aderenza con la realtà emotivamente perché le due vittorie iniziali hanno creato una euforia ingiustificata e lo si sa, l’euforia da successo è un grosso problema per gli scacchisti. Se questo torneo fosse riassumibile da un quadro scelgo uno dei quattro pannelli dipinti da Hieronymus Bosch intorno al 1500 ascesa all’ empireo che fa parti del complessivo le quattro visioni dell’ aldilà dove si legge UN BISOGNO DI REDENZIONE E UN BISOGNO DI ESSERE PERDONATI PER GLI ERRORI COMMESSI (o forse questa è solo la mia interpretazione). Quello che poi ha dato un ampia sufficienza al torneo in generale è stato il mezzo punto giocato contro Gustavo Padilla e un obiettivo raggiunto anche senza premio che doveva essere centrato con un tre su cinque come da aspettative iniziali. SEMAFORO VERDE QUINDI per SAN LEO 2024, ma per poco non entravo a premi (ma non è successo, perché?), anche perché spaventato dal BLUNDER partorito contro l’indiano poi decidevo di fatto di non giocare l’ultimo turno. Purtroppo continuo a ricordare l’errore senza essere a corto di tempo contro Gusai, dove alla mossa 29 gli regalo il punto senza un perché, giocando un ..Tc1?? devastante che indebolisce la mia ultima traversa. Del resto gli scacchisti si conoscono e sanno che uno dei miei peggiori difetti è proprio quello di non analizzare il controgioco dell’ avversario!